2012 - uscita di gruppo nell'infernaccio


MTB negli monte sibillini
18 agosto 2012



Nonostante l’arrivo del ennesimo anticiclone africano (chiamato se non sbaglio “lucifero”) portando temperature alte fu deciso organisare un giro in MTB alla gola dell’infernaccio nel parco dei monti sibillini.
Si sceglie un po’ a caso il 18 agosto; purtroppo durante questo mese numerosi membri del gruppo MTB di Massa sono in ferie e siamo solo cinque del gruppo a essere liberi, per allargare il gruppo invitiamo degli collegi di Massimo B. anziché i nostri amici di Terni Alessandro e suo figlio Federico.

Avevo già fatto un giro nella zona del’infernaccio a giugno e decidiamo di seguire lo stesso percorso nella direzione opposta, cioè alla discesa. Per non fare andata-ritorno nella gola, scelgo di partire da Castellucio, passare per il passo cattivo, scendere nel’infernaccio e tornare via Altino e Forca Presta fino a Castellucio.

Openrunner (www.openrunner.com), programma che uso spesso per pianificare percorsi, indicava una distanza di 65 km e un dislivello da 2800 metri approssimativi.


Protagonisti:

- Massimo B. (Massa Martana MTB) uno che va forte alla salita e fortissimo alla discesa, mai stanco.
- Andrea M. (Massa Martana MTB) anche lui uno che non molla e si trova sempre alla testa del gruppo.
- Marco T. (Massa Martana MTB) basta dire che e campione regionale!
- Massimo C. (Massa Martana MTB) con la sua cube bike fa parte degli velocisti del gruppo.
- Massimiliano un collega di Massimo B. che con Filippo stavano facendo due “lavori”: pedalare e prendere fotografie de’ evento.  Grazie a loro ci sono foto ricordi dell’escursione.
- Filippo che filmerà le nostre prodezze.
- Leonardo che risponde al “challenge” de tutte le salite, più ripide sono più le attacca.
- Roberto chi dopo una caduta dolorosa continua senza lamentarsi sempre nel gruppo di testa.
- Alessandro con il quale ho fatto tante kilometri e allenta il suo passo per far me compagnia.
- Federico suo figlio, e ultimogenito della squadra, che cammina come un campione nonostante la bici senza sospensione e freni antidiluviani (forza Alessandro li regala una bici degna delle sue competenze!)
- Jacques (Massa Martana MTB) autore de queste note, che regolarmente arriva ultimissimo, offrendo l’opportunità a tutti di riposarci aspettandolo.


Il percorso:

Il percorso


Assai ambizioso (forse troppo in retrospettiva!)
Castelluccio (1452)- Madonna della Cona (1496)-Fonte della Lumenta (1799)-passo sotto il monte Porche (2078)-Passo cattivo (1869)-casale Cerasa (1183)  vicino alla sorgente della Tenna- gola del’infernaccio (1080-865)-Rubbiano (779)-Monte monaco (1000) –Altino (1035)-Forca presta (1534)-Piano grande (1300) –Castellucio (1452) seguendo il GAS (grande Anello Sibillini) dal infernaccio fino a forca presta.
Alcuni avevano già passeggiato nella zona e sapevano che c’erano molte sorgenti e fontane dove fare il pieno d’acqua.
E stato un grande vantaggio seguire il G.A.S. (Grande Anello delle Sibilini) per il ritorno dopo l'infernaccio perche c’erano delle fontane ogni 5-10 km fra Rubbiano e Forca Presta.


L’evento:

Quando si arriva sul piano grande di Castellucio alle 09:00 c'e una bella nebbia fitta, che bruscera fra poche ore,  pero e impressionante.

Nebbia sul piano grande.

Assembliamo le bici, facciamo il pieno dell'aqua e cominciamo la salita sul'asfalto fino alla madona di Cona e sul sterrato fino all fonte del la lumenta.
Sapevamo tutti che dopo la fonte della lumenta fino a passo cattivo sarebbe stato duro con tratti dove si dovrebbe portare o spingere la bici. Non siamo stati delusi!   Abbiamo messo circa due ore per raggiungere passo cattivo in pieno sole senza alcuna ombra. Qualche problema tecnico (forature, rottura del tubo della sella) hanno fornito se non divertimento pause per ricuperare!

Massimo e Marco.

Federico.


L'altro Massimo.

Filippo a piedi.
Jacques.

Cavalli di carne e cavallo di ferro.

"Alta" quota e alta frequenca cardiaca.

Spingiamo.

O portiamo!

Alessandro e Filippo sotto monte Porche.

Leonardo, Jacques, Alessandro sotto monte Porche.

Roberto sotto monte Porche.

Massimiliano sotto monte Porche.

Residenti (attento ai cani marimani).

Leonardo verso monte Porche.

Alessandro, Andrea, Roberto doppo la salita
.
Marco in pieno sforzo.

Finita la salita.

Contemplazione (o recupero?).

Massimo ricupera.
Massimo C.



Massimiliano.
Vista su Castellucio.


Viste panoramiche de Castellucio, de Visso, del monte Bove, del monte Porche lungo tutto il tratto, pero uno non doveva essere troppo contemplative perche la minima caduta sarebbe stata gravissima.

Filippo attaca la discesa verso passo cattivo.

Meglio non cadere.

Jacques e Leonardo verso passo cattivo.

Andiamo?

Si scende.

Monte Bove.

Filippo a passo cattivo.

Passo cattivo.

Federico al passo cattivo.

Discesa verso l'infernaccio.



Dopo passo cattivo una discesa rapida ci porta alla Fontana vicino al casale Cerasa, dove facciamo il picnic prima di imboccare l’infernaccio. Peccato che ci fosse tanta gente a piedi. La discesa nell’infernaccio e spettacolare sotto una faggeta lungo il fiume Tenna.

Partenza dopo il picnic vicino la sorgente della tenna.

Marco nei guai.

Discesa verso l'infernaccio.

Que spectacolo.


Paesaggi suggestivi.

Sentiero nella gola del'infernaccio.

Roberto.

Massimiliano.

Nell'infernaccio.


Massimo, Jacques (e una meta di Leonardo!).

Federico.


Massimiliano, Roberto e Massimo.

Massimo.

Qualche tratti si fano a  piedi.


Massimiliano.

Massimo.

Filippo (con la camera sul cascho).

Passagio stretto.

Ancora piu stretto!

Andrea.

Filippo e Federico.


Uscita della gola.

Uscita della gola.

Uscita della gola, passagio sotto le pipistrelli.

L'infernaccio.

Jacques.


L’uscita e grandiosa con passaggi strettissimi fra le pareti rocciose (abbiamo saputo dopo che si poteva prendere il traforo per evitare questo passaggio, pero sarebbe stato mancare il posto più impressionante) e finiamo con il dovuto passaggio sotto la rocca con i pipistrelli grazie a Leonardo che conosceva la tradizione.

L’idea originale era di seguire il GAS subito usciti dall’infernaccio pero vedendo l’inizio della stradina e specialmente la pendenza decidiamo di proseguire sulla strada fino a Montemonaco, scendere a Pignotti per risalire ad Altino tutto sull’asfalto.

Dove siamo?

E dove andiamo? (Federico, Jacques, Andrea)

Salita verso Altino.

Finalmente Altino.


La salita ad Altino e stata per me la parte la più noiosa del giro, asfalto, sole caldo, salita continua, niente sorgente. Fortunatamente Altino e un bel paese con una fontana d’acqua freschissima, abbiamo dovuto consumare in quindici minuti più che tutto il paese in un giorno!

Dopo Altino un single-track sotto una pineta sali scende pero non troppo difficile e con fontane ogni 15-20 minuti, forse il tratto più bello e gradevole dal giorno nonostante la fatica che si faceva sentier.

MTBers al riposo.

Marco, Massimo B. e Massimo C.

Lungo il GAS (Grande Anello Sibillini).

Lungo il GAS (Grande Anello Sibillini).
Massimo fa il pieno.


Jacques e Massimiliano.

Bella pista.


Ci avviciniamo, pero non siamo ancora arrivati.

C'e ancora da fare tutta la salita sull'asfalto.



Sbocciamo a quota 1000 sulla strada tutta in salita che porta forca presta.  Il gruppo era già un po’ separato e la salita e stata solitaria e difficile a cause dei crampi: Discesa piacevole sul piano grande con il sole in faccia (erano quasi le 19:00) per fare l’ultima salita.

Forca presta, quasi arrivati.

Sul' piano grande, si deve ancora salire a Castellucio.


Non ho raggiunto il paese de castellucio sono stato sequestrato da Andrea che veniva al mio incontro per risparmiarmi la fatica della salita.  So che ci sono state consumate alcune birre!


Sul mio contattore (con altimetro che funziona per differenza di pressione atmosferica):

67 km, dislivelli positivi 2231 m, dislivello negativo 2400 m (ho evitato gli ultimi metri per salire a castellucio) temperature 18-34°C.  Tempo totale nove ore e mezzo.  

Massimo B. con suo Garmin 305 GPS ha registrato piu di 4000m di dislivello.  Alessandro T. con il suo Garmin edge 750 che si e firmato al km 55 indicava un dislivello di 2065 m.
Davanti a tanta differenza abbiamo scaricati le tracce GPS di Massimo e Alex sul programma "openrunner" e verificato il dislivello, ci dava 3330 metri e 67 km.  Ancora troppa differenza fra GPS e contattore barometrico: ho seguito il percorso GPS kilometro per kilometro e ho visto che nella gola dell'infernaccio il GPS indicava un "guadagno" di oltre 600 metri! Errore molto probabilmente causata della cativa recezione degli signali sattelitari.

Alle fine penso che abbiamo fatto 67 km per un dislevello di 2600 metri, lo che sembra confirmato dalla fatica nelle gambe e dalle crampe la notte dopo!

In futuro  me fiderei dal mio contattore piu che degli GPS!!!!



Conclusione:

Un gruppo simpatico, paesaggi stupendi e una bella fatica!




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