2014 - Come diventare un hero (sellaronda 2014)




2014 - Come diventare un hero (sellaronda 2014)



La Sudtirol Sellaronda Hero e una delle più belle (si sviluppa intorno al massiccio della Sella nelle dolomiti italiane) e delle più dure (4500 m di dislivello su 85 km) gare di mountain bike nel mondo.  Ci sono oltre 4000 partecipanti che provano a finire il percorso negli tempi per diventare "hero".

Ecco il racconto della mia prova a finire e sopravvivere la gara.


Preparazione

Primo di tutto ci vuole una buona mountain bike; dopo tante consultazioni ho scelto la mia su base non tecniche ma cromatiche: azzurro, bianco e rosso, una scelta obbligatoria per un francese nato il 14 luglio.
Appena vista la bici mi sono accolto che era ben superiore alle mie competenze e che non riuscirei mai a usufruire più del 10 % del suo potenziale.
Per renderla più aggirabile faccio alcune modifiche:
-gli freni Formula R1 erano cosi forte che finissero a terra sopra il manubrio ogni volta che le usavo, adesso con freni più morbidi rimango in sella anche con frenaggi duri.
- le leggere coperture originali avevano un’attrazione fatale per chiodi e altre cose taglianti, causando frequenti forature spesso nel fango.  Stanco delle perdite di tempo ho montato gomme tubeless ad alta resistenza alla foratura.
- visto le mie competenze preferisco montare pedali piatti (platform pedals) che mi lascano saltare velocemente fuori della bici quando sto per cadere. Unico problema e quando i pedali girano a vuoto e fanno un mal di cane sulla tibia.
- le selle leggere sono ... leggere e non ammortizzano bene dove e importante se uno vuole mantenere le sue attività riproduttive.  Ho cambiato per qualcosa di più confortevole.
Con questi "miglioramenti" la bici avvicina i 13 kg, pero forse si potrebbe usufruire quasi il 15 % del potenziale.



Sponsoring

Per me, uno sponsor e qualcuno che disborsi sommi (magari importante) per aiutare amatori a praticare il loro sport, in cambio di esporre loro logos e nome sulla maglietta.  Invece le ditte che hanno i loro nomi sulla mia maglietta hanno una definizione molto diversa che non include il versamento di soldi.

Infatti, sono io che sponsorizzo tante dite comprando i loro articoli per bici, lo che aiuta l'economia locale ma non mio portafoglio.

(PS su richiesto può dare il mio numero di cc per chi vorrebbe contribuire alle mie attività cicliste.)



Allenamento

Semplicissimo: no allenamento no heroe!
L'allenamento comincia nel autunno e continua fino alla settima precedente la gara. Si deve andare su tutti i tipi di percorso in tutte condizioni climatiche.  Il mio amico "maxbab" aveva riconosciuto diversi percorsi per le nostre passeggiate, lui davanti senza difficoltà, io dietro coperto di sudore appena capace seguirlo.
Pero l'allenamento il più utile fu andare a piedi con la bici in mano. Era l'allenamento il più simile alla gara.



Il giorno prima della gara

Guidare a Selva Valgardena sulle autostrade italiane dove gli autisti interpretano al loro modo creativo il codice stradale e un’ottima introduzione alla competitività della gara stesa.
L’iscrizione e tanta efficace che non ho avuto il tempo di chiacchierare con le belle signorine dell'organisazione; in meno di cinque minuti uno prende il suo pettorale e il generoso pacco gara. Prima e durante la gara l'organisazione e ottima.
Selva Valgardena e molto spettacolare tutto decorato per questo evento importantissimo per la citta, dappertutto camminano i competitori tutti magri e muscolatissimi, mi sento poco presentabile con la pancia abbondante e le gambe magre.



La gara

La gara parte dalla via principale, dove i 4000 concorrenti sono divisi in griglie di partenza.  Vedo il mio amico "maxbab" e salto la barriera per partire con sua griglia. 

La prima salita fa la selezione subito, con quelli bravi che salgono senza sforzi apparenti, e gli altri come me che cominciano a spingere la bici a piedi, ma che ne approfittano per godersi il panorama di questa bellissima mattinata.  Va bene per fare lo stretching delle gambe ma non tanto bene per provare a finire primo del Sig. Paez, vincitore tre volte successive della Sellaronda.  La discesa del Dentercepies (2298 m s.l.m.) e ottima con serie de curve rialzate per portare al primo rifornimento di Corvara.

Si sale a Pralongia e Campolongo e si scende fino a Arabba per il secondo rifornimento, dove e consigliabile fare il pieno di barre energetiche e liquidi prima di attaccare la mitica salita dell’Ornella.

L’Ornella e una tosta lunga ripida salita fortunatamente all’ombra, ma dove sono incapace rimanere in sella.  Adesso comincio a vedere l'utilità de tutto l'allenamento che ho fatto spingendo la bici a piedi.  Il rifornimento alla fine dell’Ornella sarebbe bello se non per la vista che ci aspetta: delle lunghe fila di ciclisti tutti a piedi su una pista cementata quasi verticale che porta al Sourasass.

Il singletrack fino al Pordoi da l’opportunità di andare a piedi e di sporcare bene la bici con il fango che risulta dal scioglimento de alcuni nevati.  Ottime le mie gore-tex scarpe di trekking in questo passaggio.  Al arrivo al Pordoi rimasto sconvolto di apprendere che il vincitore era già arrivato quando sto appena a meta gara.

Dopo Canazei comincia un’altra lunga salita, dove le gambe cominciano a dare distinti segnali di stanchezza pero, si comincia a pensare che forse finiremo la gara nei tempi.  Ancora un’occasione de spingere la bici a piedi e di fare compagnia agli concorrenti del mio livello.

La discesa del Duron a Selva Valgardena e esilarante come la birra una volta attraversata la finish line.

I crampi cominciano subito quando se scende di bici e se comincia a camminare verso l'albergo, ci fanno compagnia tutta la notte.  Ma che importanza, adesso lei e un "HERO"


(PS: meglio rispettare la sua griglia di partenza, ho finito in più di undici ore pero sono stato squalificato per essere partito con mio amico "maxbab", e non con la mia griglia.  Bah! Forse saro capace rifarla per essere classificato).

miei tempi di passagio.



Jacques (jaclah@gmail.com) 

ottobre 2014

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